S INDACATO U NITARIO L AVORATORI P OLIZIA L OCALE 
39 anni a difesa della categoria

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SENTENZA DEFINITIVA SCIOPERO 2015 - NOI ABBIAMO VINTO ALTRI NO!!!

SULPL TRICOLORE

Rispetto ad alcune news apparse sugli organi di stampa, ci teniamo a precisare che come evidenziato dalla Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, sia nel loro sito che nel loro comunicato stampa, il ricorso sulla questione di Capodanno 2015 è stato perso solo da alcuni ben specificati sindacati, mentre nel caso del Diccap la Corte di Appello di Roma ci ha dato ragione (Sentenza n. 1108/2020 pubbl. il 22/05/2020 RG n. 2511/2017). Importante tra gli altri questo passaggio del Giudice: "Occorre inoltre evidenziare che su 767 assenze, il Comune ha riscontrato solo 31 posizioni anomale, mentre le altre sono state ritenute giustificate. Ne discende che la decisione dei lavoratori di astenersi dalle prestazioni in occasione del Capodanno 2014/15 non è idonea a dimostrare l'esistenza del comportamento illecito."

sentenza_rigetto_cda_roma.pdf

 

https://www.romatoday.it/cronaca/vigili-assenti-capodanno-corte-d-appello.html

Lavoratore sospeso perché non vaccinato, lo stipendio va restituito.

Lavoratore sospeso perché non vaccinato, lo stipendio va restituito. Tar: grave pregiudizio negare la

retribuzione
Un decreto del TAR del Lazio che potrà aprire una finestra significativa, se non si tratterà di un caso
isolato, verso quei provvedimenti di sospensione della retribuzione che hanno riguardato una
quantità importante di lavoratori pubblici, scuola inclusa, ai quali non è stato neanche riconosciuto
l’assegno alimentare, in caso di mancata vaccinazione.
Il TAR del Lazio, con decreto 726 del 2/2/22, si pronuncia verso il ricorso proposto da un lavoratore
come difeso dal proprio legale, contro il Ministero della Giustizia, per chiedere l’annullamento del
provvedimento di sospensione dal servizio e dalla retribuzione fino alla comunicazione dell’avvio o
del completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo, e
comunque non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021, ai sensi dell’art. 2
comma 3 del d.l. 26 novembre 2021, n. 172; – dell’invito a produrre documentazione relativa
all’avvio del ciclo vaccinale o alla sua prenotazione; – del decreto legge 26 novembre 2021, n, 172
recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in
sicurezza delle attività economiche e sociali”; – del decreto legge 21 settembre 2021, n. 127 recante
“Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante
l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del
sistema di screening”; – del decreto legge 1 aprile 2021, n. 44, recante “Misure urgenti per il
contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e
di concorsi pubblici”; – della legge 28 maggio 2021, n. 76; – della legge 23 luglio2021, n. 106; – del
d.l. 7 gennaio 2022, n.1; – di ogni altro atto presupposto, connesso, collegato e/o consequenziale,
antecedente o successivo, ancorché non conosciuto.
Negare la retribuzione al dipendente è grave pregiudizio
Affermano i giudici che :”considerato che il ricorso, prospettando in sostanza profili di illegittimità
costituzionale della normativa concernente l’obbligo, per determinate categorie di personale in
regime d’impiego di diritto pubblico, di certificazione vaccinale ai fini dell’ammissione allo
svolgimento della prestazione lavorativa, richiede adeguato approfondimento nella sede propria
collegiale; Ritenuto che, in relazione alla privazione della retribuzione e quindi alla fonte di
sostegno delle esigenze fondamentali di vita, sussistono profili di pregiudizio grave e irreparabile,
tali da non tollerare il differimento della misura cautelare sino all’esame collegiale“, concludono
in questo modo: “Accoglie l’istanza di misura cautelare monocratica sino all’esame collegiale,
limitatamente alla disposta sospensione del trattamento retributivo”. D’altronde l’avevamo
osservato su O.S che quando l’emergenza pandemica si sarebbe attenuata, cosa che ora si sta
verificando, non era da escludere una inversione di marcia da parte della giurisprudenza su
tematiche complesse come queste che hanno caratterizzato una legislazione lavoristica
effettivamente restrittiva e peggiorativa per i diritti dei lavoratori, ciò a prescindere da come la si
possa pensare sulla questione dell’obbligo vaccinale e della vaccinazione, che qui non è messa in
discussione.
 

Lo sciopero del 15 gennaio 2022 è stato una chiara espressione del volere della base, indipendentemente dalle sigle ha dato prova di UNITA'

SULPL TRICOLORE

Lo sciopero del 15 gennaio 2022 è stato una chiara espressione del volere della base, indipendentemente dalle sigle,  la Polizia Locale ha dato prova di UNITÀ, per cui  a prescindere dall'appartenenza a questo o quel sindacato o associazione,  i Colleghi avvertono, oggi più che mai, il senso di appartenenza alla Polizia Locale e chiedono solamente: UNITÀ DI INTENTI per raggiungere l'obiettivo della RIFORMA. 

La politica ha fatto la sua parte ma non è stata in grado e non ha avuto il coraggio e la determinazione di togliere il giogo imposto dai NON ELETTI burocrati del ministero, questo è palese! 

Dopo questa debacle clamorosa dei politici, come è nostra abitudine abbiamo nuovamente fornito loro  gli emendamenti che SONO GIÀ STATI PRESENTATI IN  COMMISSIONE.
 
ORA ATTENDIAMO CHE LA POLITICA ALZI LA VOCE E FACCIA SENTIRE LE PROPRIE RAGIONI AI TECNOCRATI DEL MINISTERO altrimenti ne è COMPLICE.
 
Abbiamo tracciato la strada, daremo seguito allo sciopero con altre azioni, qualcuno doveva pur iniziare.
 
Ma questa volta vorremmo che sul percorso convergessero tutte le associazioni perché i Colleghi che hanno riempito gli spazi antistanti le Prefetture hanno chiaramente dimostrato che la base chiede sinergia a tutti i sindacati e associazioni per raggiungere la meta finale e noi non possiamo e non vogliamo disattendere queste legittime aspettative. 
 
Questa volta vorremmo che sul percorso convergessero tutte le associazioni e sindacati per condividere le LORO e le nostre idee e tracciare insieme un cronoprogramma vincente per raggiungere l'obiettivo finale!
 
Noi ci siamo, i Colleghi ci sono.
 
Insieme saremo l'alta marea che spazzerà via l'isolotto rifugio dei burocrati.
 
La Segreteria Generale
 
31.01.2022

Regioni, Dipartimenti e Città Metropolitane