ROZZANO, ROMPE IL NASO AD UN AGENTE E MORDE LA MANO DEL COLLEGA.
SPACCIATORE SUBITO LIBERO
Solidarietà del Segretario Regionale Daniele Vincini ai due agenti feriti
Quant’ è difficile il lavoro delle Forze dell’ ordine in Italia! Soprattutto quando gli operatori mettono a rischio la loro incolumità individuale per difendere la sicurezza dei cittadini, e vedono i loro sforzi vanificati da un sistema dalle maglie larghe.
Rozzano, mercoledì 13 sera; gli incessanti sforzi della Polizia Locale per contrastare la piaga dello spaccio ha dato molti frutti negli ultimi tempi, i controlli sono capillari; ed ecco che un noto spacciatore marocchino incappa in un controllo di una pattuglia in servizio antidroga, tenta di scappare, e ha un motivo ben chiaro per farlo: aveva addosso 25 dosi di cocaina. Lo spacciatore tenta di fuggire, ma viene rincorso e raggiunto dagli agenti, e come una furia inizia a colpirli con pugni e gomitate, un agente si ritrova con il naso rotto, l’ altro si riceve un morso alla mano. Lo spacciatore viene a fatica contenuto e arrestato, anche grazie al sopraggiungere delle altre pattuglie, accorse in luogo a sirene spiegate.
L’ arrestato viene processato con rito direttissimo e il Pubblico Ministero chiede per lui la misura della custodia cautelare in carcere, anche in considerazione dei suoi precedenti specifici. Ma la Giustizia è clemente, l’ arrestato viene liberato.
Chi indossa un’ uniforme, non discute le sentenze le esegue. Però…
Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai due poliziotti locali feriti, con l’ augurio di una pronta guarigione, e un ringraziamento per i loro sacrifici quotidiani, a tutela della collettività.
Il Segretario Regionale
Daniele VINCINI

Questa mattina il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), unitamente alle autorità civili e militari e ai Colleghi di tutta Italia ha celebrato la Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana istituita da questo Sindacato di Categoria nel 2006 con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per commemorare i Colleghi caduti nell’adempimento del Dovere, per Amore della Patria e di questa Divisa che orgogliosamente indossiamo. Divisa che non è seconda a nessuno in quanto a sacrificio, dignità, abnegazione e professionalità. Abbiamo ricordato uno ad uno i Colleghi scomparsi per non farli cadere nell'oblio e per dire a gran voce che la Polizia Locale c'è e deve essere equiparata nei Diritti e nelle tutele alle Forze di Polizia ad ordinamento statale. Proprio qui a Barletta pochi giorni fa tre dei nostri Colleghi sono stati aggrediti in pieno centro. Noi non siamo più disposti a piangere altri Fratelli di Divisa; lanciamo da Barletta un monito al Governo affinché dia velocemente il via all'iter per la Legge delega, al fine di procedere a passo spedito verso la Riforma e all'inserimento al suo interno del 12 settembre come Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana, questo anche con la collaborazione del Sindaco dott. Cosimo Damiano. È evidente che l'unico modo per donare l'immortalità ai nostri Colleghi è proprio il ricordo. Richiamare alla memoria chi ci ha preceduto è sicuramente un valore collettivo che contribuisce a creare l’identità sia personale che di un'intera Categoria di Lavoratori. La memoria non è solo lo spazio dei ricordi ma anche quello dei sentimenti, tanto che gli antichi ritenevano che avesse sede nel cuore. Essere stati qui per noi, oggi, significa essere stati testimoni di una storia, quella di ogni singolo Lavoratore. Siamo noi i custodi di quelle storie e nostro dovere è tramandarle nel tempo per far sì che il loro sacrificio non sia stato vano e per sensibilizzare le giovani generazioni di Colleghi, per destare in loro il senso di appartenenza alla Categoria: la memoria non deve mai essere assuefazione. Ci piace immaginare la memoria come una fiaccola che passando di testimone in testimone non deve mai spegnersi. Pensiamo al ricordo come qualcosa di attivo: quei Colleghi sono tra noi; di loro ci rimangono l'esempio, i valori, gli ideali, il sacrificio. Ed è quindi come se loro fossero ancora tra noi, come se ci potessimo parlare e avessimo la possibilità di confrontarci, tutto questo grazie alla legge dell’incantesimo del ricordo. Nel lungo elenco di Colleghi caduti nell'adempimemto del dovere, le principali cause di morte sono state: conflitti a fuoco, malori, tragici infortuni, investimenti, incidenti stradali, malattie contratte in servizio, vittime di mafia e criminalità organizzata. Nulla è stato risparmiato alla nostra Categoria; una Categoria di Lavoratori che merita e attende da troppo tempo i giusti riconoscimenti dal parte delle Istituzioni. Ed è per questo che abbiamo sensibilizzato le Regioni a partecipare ognuna con la propria bandiera a questa giornata: ringraziamo la Regione Campania, Molise, Valle D'Aosta, Emilia-Romagna, Calabria, Liguria, Lazio, Toscana, Limbardia, Veneto e Basilicata.
Di Miriam Palumbo e Mario Assirelli



































GIORNATA DELLA MEMORIA DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA PER NON DIMENTICARE
PREGHIERA DEI FEDELI E PENSIERO DEL SULPL LETTO DALLA NOSTRA MIRIAM PALUMBO/
CORTEO DELLA MEMORIA E DEL RICORDO
DEPOSIZIONE CORONE DEL SULPL E DELLA P.A./
lapressa.it/articoli/societa/il-sulpl-festeggia-giornata-della-memoria-della-polizia-locale
piacenzasera.it/2023/09/polizia-locale-da-piacenza-a-barletta-per-ricordare-i-colleghi-caduti/