S INDACATO U NITARIO L AVORATORI P OLIZIA L OCALE 
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SOLIDARIETA' ALLA COLLEGA DI MILANO FERITA DURANTE GLI SCONTRI CON I SOLITI ANTAGONISTI, PENSIERO PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, RICHIAMO AI SOLITI NOTI GIORNALI E UN BASTA A QUESTI "BRAVI RAGAZZI IMPUNITI" CHE SONO SEMPRE COMPRESI E GIUSTIFICATI DAL

SULPL TRICOLORE

IL NEMICO SULLA STRADA NON PORTA LA DIVISA!

 

La libertà di manifestare è sacrosanto, certo, ma sempre rispettando le regole del vivere civile e in ottemperanza degli ordini impartiti alla piazza dal Questore.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce “fallimento” l’uso del manganello contro “ragazzi” che volevano manifestare per la pace - due pesi e due misure.

Diciamolo a chiare lettere, visto che nessuno lo fa apertamente: in primis le Forze di Polizia in Italia non hanno il manganello facile, non viviamo in uno stato di Polizia come certa parte politica e certi giornalisti non perdono occasione di far credere (non sono cambiate le regole d’ingaggio della gestione dell’ordine pubblico); piuttosto è l’humus di quelle piazze che preoccupa sempre di più, poichè diventano sempre più disobbedienti verso le Forze di Polizia che rappresentano l'ITALIA. Certo leggere che la Polizia ha manganellato bravi ragazzi che manifestavano per la pace fa effetto, eppure i video mostrano ben altro! Tra i bravi ragazzi erano presenti anche gli arcinoti centri sociali e altri “bravi ragazzi” che inveivano contro i poliziotti chiamandoli “sbrri di m…., infami…”.

Prima di pronunciarsi il Presidente avrebbe dovuto visionare i video, e CONSULTARSI con tutti gli Attori Istituzionali e non solo con quelli più vicino a Lui, e poi, visto il ruolo ricoperto, schierarsi dalla parte dei giusti o al massimo rimanere super partes (come tante volte ha fatto) anzichè condannare, in pratica, l’operato di servitori dello Stato che in quelle Piazze rischiano la Vita per tutelare la sicurezza pubblica che diventa cosa sempre più ardua e ingestibile. In quelle piazze, caro Presidente, era presente anche la Polizia Locale, in assetto di ordine pubblico travestito da viabilità, ma esposta agli stessi rischi dei Colleghi nazionali tanto che anche in questo caso una Collega con la divisa della polizia di prossimità è rimasta ferita. Ma questo è un particolare trascurabile, evidentemente.

Dal Ministro Piantedosi ci saremmo aspettati una presa di posizione più decisa al fianco dei suoi uomini e invece è stata molto timorata.

Le Forze di Polizia sono sempre più abbandonate a loro stesse e sempre più delegittimate a causa di una certa ideologia politica che sta minando alle fondamenta il nostro Paese. Da anni ripetiamo, e lo abbiamo fatto anche di recente in un convegno a Roma, che rotto l’argine della Polizia, bersaglio di quei “bravi ragazzi” diventeranno i cittadini. Ed ecco che il nostro Paese diventerà paragonabile a Gotham City, senza più regole (anarchia totale). Chi come noi sta dall’altra parte della barricata in quelle piazze è consapevole che il nemico non porta la Divisa… ma questa è un’altra storia.

Il Segretario Generale Mario Assirelli

https://www.nicolaporro.it/sbirri-di-m-infami-ecco-il-video-che-schlein-non-vi-mostra/

dotazione Taser Polizia Locale Terre Estensi – replica dichiarazioni associazione Cittadini del Mondo

sulpl generico

COMUNICATO STAMPA

Ferrara, 21/02/2024

Oggetto: dotazione Taser Polizia Locale Terre Estensi – replica dichiarazioni associazione Cittadini del Mondo

Iniziavamo effettivamente a sentire un po’ la mancanza del solito piagnisteo che ogni volta accompagna l’adozione di un qualche presidio di sicurezza da parte della Polizia Locale, con quel suo splendido mix di politically correct e defund the police in salsa nostrana, quando finalmente l’associazione Cittadini del Mondo di Ferrara ci ha regalato una straordinaria perla di saggezza, tirando in ballo anche l’ONU, pur di contestare la prossima adozione del taser da parte della Corpo di Polizia Locale Terre Estensi.

Come Segreteria Provinciale SULPL – Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale di Ferrara, ci siamo a lungo battuti per ottenere questo risultato, ovvero la dotazione di uno strumento capace al contempo di minimizzare i fattori di rischio per gli operatori di polizia (e i soggetti criminali), e di garantire agli stessi di vincere reazioni violente e fuori controllo. Perché, piaccia o meno, a noi che portiamo una divisa viene chiesto di fare anche e soprattutto questo, ovvero di esporci a rischi sconosciuti alla maggior parte delle persone.

E non si tratta di dar retta alle “pulsioni punitive di un sindacato di parte”, come scrivono i Cittadini del Mondo riferendosi al SULPL (unico sindacato a battersi per l’adozione del taser da parte della Polizia Locale), senza volerlo citarlo e senza nemmeno sapere che di parte questo sindacato ha ben poco, essendo orgogliosamente apartitico, ma di affrontare un problema concreto e sempre più frequente, ovvero quello dell’intervento delle forze dell’ordine verso soggetti pericolosi e violenti, ben consapevoli della magnanimità nei loro confronti delle norme penali del nostro Paese.

Da dire che allo stato attuale il taser appare davvero come l’unica alternativa possibile allo scontro fisico diretto, ben più pericoloso per tutti gli attori in campo (possibilità di lesioni anche importanti, sia per gli operatori di polizia che per il soggetto da contenere, contenziosi legali, gogne mediatiche e onnipresenti accuse di abuso provenienti dalle fonti più disparate). Come spesso appare addirittura l’unica alternativa possibile all’uso dell’arma da fuoco, come nel caso di intervento su soggetto armato. E volendo utilizzare una fine metafora, verificare se un individio è allergico al piombo risulta comunque molto più invasivo.

Detto questo, non sappiamo chi siano i cittadini stranieri a cui si riferiscono i Cittadini del Mondo di Ferrara, ma se parlando di questi l’associazione afferma che “l’introduzione del taser non porta sicurezza ma paura: la paura che qualcosa di molto grave possa accadere a loro e ai loro figli”, viene naturale chiedersi normalmente cosa mai combinino in giro per la città per avere simili paure e porsi simili problemi.

Ad ogni modo, come abbiamo altre volte ribadito, studi scientifici in nostro possesso dimostrano che uno “sbirro”, se dotato dei necessari equipaggiamenti di sicurezza, ha maggiori possibilità di tornare a casa dalla propria famiglia, e di tornarci tutto intero, di uno che ne è privo.

In qualsiasi caso, noi altri sistemi per far fronte a certi tipi di intervento non ne conosciamo, ma se i Cittadini del Mondo di Ferrara sanno far di meglio, a mani nude, si intende, e possibilmente con il solo dialogo, la prossima volta che ci troveremo di fronte ad un energumeno esagitato e completamente fuori di sé, magari chiamiamo loro, che senz’altro sapranno come intervenire. Basta che poi non invochino l’uso del taser…

La Segreteria di Ferrara

Sulpl

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